Twin transition e mobilità sostenibile: il ruolo chiave delle startup innovative 

startup innovative

Twin transition è la parola chiave che guida l’Europa verso una nuova rivoluzione. Prendendo atto dei costanti cambiamenti in corso, l’Unione europea sta intensificando il proprio impegno a favore della doppia transizione che coniuga la trasformazione ecologica-ambientale con quella digitale. Un connubio che rappresenta anche uno dei pilastri fondamentali dell’European Green Deal – il programma comunitario volto alla riduzione di almeno il 55% delle emissioni di gas serra entro il 2030 – e che punta a modernizzare i processi produttivi favorendo lo sviluppo di soluzioni più virtuose e sostenibili. Una sfida decisamente complessa e strettamente legata alla gestione delle evoluzioni nel campo della mobilità: basti considerare che al settore dei trasporti è associato circa un quarto delle emissioni totali di CO2 in Europa, il 71,7% delle quali prodotto dal trasporto stradale, secondo l’Agenzia Europea dell’Ambiente.   

Startup innovative, 14.621 iscritte al Registro delle imprese nel 2022

In questo contesto è interessante inquadrare il ruolo chiave che potrebbero ricoprire le startup innovative: nel secondo trimestre 2022 l’Italia ne contava 14.621 iscritte al Registro delle imprese, mostrando una crescita del 1,8% rispetto al trimestre precedente. Di questa grande famiglia fanno parte anche realtà operanti in settori connessi alla mobilità – automotive, servizi delivery, logistica, mobilità elettrica, micromobilità – che riportano risultati positivi in termini di performance e hanno mostrato un buon andamento anche durante la crisi pandemica, con un aumento del valore della produzione medio del 59,5% e del 40,4% del numero medio dei dipendenti. Le cifre denotano un grande potenziale, ma per accelerare la doppia transizione è importante riuscire a cogliere appieno i benefici che potrebbero derivarne a livello di Sistema-Paese, con azioni e strategie volte a supportare le startup della mobilità e ad incrementarne il numero. Sarà dunque fondamentale, da un lato, recuperare e valorizzare le risorse nazionali per intraprendere un processo di contaminazione che coniughi tradizione e cambiamento. Se pensiamo ad esempio al comparto automotive, l’Italia vanta un patrimonio di conoscenze e competenze storicamente radicato nel settore automobilistico che potrebbe rappresentare un importante valore aggiunto per l’ulteriore crescita di startup innovative nel settore della mobilità sostenibile.  

CVC, le aziende consolidate che investono in piccole e medie imprese come ponte verso l’innovazione

Al contempo, in un’ottica di sviluppo emerge il ruolo sempre maggiore del Corporate Venture Capital, una forma di finanziamento che vede aziende mature e consolidate investire in piccole e medie imprese in funzione di ponte verso l’innovazione. Studi recenti mostrano infatti come il CVC sia determinante per garantire il rendimento nel lungo periodo. Tra i grandi player impegnati in tal senso troviamo, ad esempio, il Fondo Europeo per gli Investimenti (FEI) che, insieme al programma InvestEU, ha creato Shift4Good, fondo indipendente di venture capital che investirà in trenta startup operanti nella mobilità sostenibile, per agevolarne lo sviluppo, la riduzione dell’impronta ecologica e raggiungere un livello di eccellenza anche a livello internazionale. Vi è inoltre il comparto Energy Tech del fondo Corporate Partners I di CDP Venture Capital Sgr a sostegno di startup e PMI ad alto potenziale innovativo, oppure l’iniziativa di Corporate Venture Capital di A2A volta allo scambio di idee e di progettualità legate all’innovazione attraverso piattaforme di condivisione. 

Il processo di transizione del settore della mobilità aiutato dalle startup innovative

Tale scenario invita a riflettere sul fatto che, se ben guidato, il processo di transizione del settore della mobilità costituisce un’opportunità per la costruzione di una forte leadership tecnologica per tutta l’Unione e in questo contesto l’Italia gioca un ruolo potenzialmente cruciale. Ma sarà anzitutto essenziale puntare al raggiungimento di una solida collaborazione tra mondo pubblico e privato per individuare linee di intervento comuni e favorire la piena realizzazione degli obiettivi. Solo attraverso la reciproca contaminazione di ruoli e di competenze sarà realmente possibile sfruttare appieno le opportunità di crescita delle startup innovative e rendere il nostro Paese un vero player sul piano europeo. 

Leggi anche

*Founder e Managing Director di Futuritaly, strategic advisor con lunga esperienza nel mondo pubblico e industriale.

Ultime notizie
corse
Intervista

L’insularità possibile: il caso Corsica. Intervista a Marie-Antoinette Maupertuis, Presidente dell’Assemblea corsa

La Corsica è uno dei modelli europei in merito all’insularità e alle iniziative intraprese per favorire la coesione territoriale e l’autonomia fiscale necessaria per l’economia corsa, dinamica ma gravata da una “crescita depauperante”. Ne parliamo con l’Onorevole Marie-Antoinette Maupertuis, economista e Presidente dell’Assemblea della Corsica.
di Daniela Pappadà
corse
corse
Osservatori

Insularité possible: le cas de la Corse. Entretien avec Marie-Antoinette Maupertuis, Présidente de l’Assemblée de Corse

Insularité possible: entretien avec l’Honorable Marie-Antoniette Maupertuis, Presidente de l’Assemblee de Corse.
di Daniela Pappadà
corse
intelligenza
Intervista

Intelligenza artificiale e regole: serve un impegno dell’Unione sui diritti sostanziali

Intelligenza artificiale e diritto, ne parliamo con Giusella Finocchiaro, Professoressa ordinaria di diritto privato e diritto di Internet all’Università di Bologna. Per non cadere in un rischioso processo di “burocratizzazione digitale” bisogna partire da elementi culturali prima che giuridici, senza perdere di vista i princìpi.
di Massimiliano Cannata
intelligenza
Sicurezza

Tecnologia, sicurezza e istruzione: intervista a Nunzia Ciardi, Vice Direttore Generale dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale

La tecnologia è entrata di forza nella scuola grazie alla DAD, che in pandemia ha permesso a milioni di studenti di seguire le lezioni da casa. Bisogna continuare su questa strada e sfruttare le potenzialità offerte dalla tecnologia in àmbito scolastico e formativo secondo la dott.ssa Nunzia Ciardi, Vice Direttore Generale dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale.
di Massimiliano Cannata
scuole italiane
Immigrazione

Scuola e cittadini italiani di domani

La questione della presenza degli stranieri nelle scuole implica un’ambivalenza di obiettivi: migliorare la qualità dell’istruzione a prescindere dalla discendenza, oppure comprimere il diritto costituzionale all’apprendimento. La scuola deve avere una funzione di istruzione e integrazione sociale.
di Angelo Perrone*
scuole italiane
insularità
Intervista

Insularità e perifericità: costi e correttivi nell’intervista al Prof. Francesco Pigliaru

L’insularità si lega spesso all’idea di una compensazione economica, ma bisogna distinguere tra condizioni di prima e seconda natura legate all’insularità, come spiega il Prof. Francesco Pigliaru nell’intervista dedicata al tema delle isole e della continuità territoriale.
di redazione
insularità
insularità
Intervista

Il diritto costituzionale all’insularità: intervista al Prof. Tommaso Edoardo Frosini

Il professor Tommaso Edoardo Frosini, Ordinario di diritto pubblico comparato nell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, evidenzia le attinenze tra diritto costituzionale all'insularità e uguaglianza, così come sancito dalla nostra Costituzione, e individua trasporti e digitale come i settori nei quali investire per le isole.
di redazione
insularità
medici
Sanità

Sanità a rischio, pesa la carenza di medici e l’assenza di chirurghi

Sanità a rischio: dalla carenza di medici all’assenza di chirurghi. Questo sarà il prossimo futuro senza una programmazione “a monte”, e l’aumento dei posti in Scuola di Specializzazione non è sufficiente a risolvere la carenza di personale medico.
di ROCCO LEGGIERI*
medici
l'algoritmo d'oro e la torre di babele
Diritto

L’algoritmo d’oro e la torre di Babele

“L’algoritmo d’oro e la torre di Babele” di Caterina e Giovanni Maria Flick è un saggio sugli effetti della tecnologia sulla nostra civiltà, con un invito alla conservazione dell’umano e alla sua conciliazione con il progresso tecnologico.
di Ilaria tirelli
l'algoritmo d'oro e la torre di babele
Istruzione

Scuola, più fondi e voglia di futuro: intervista a Ivana Calabrese

Nell’àmbito del Secondo Rapporto su Scuola e Università dell’Eurispes, dialoghiamo con Ivana Calabrese di Ashoka sul tema dell’Istruzione in Italia, ma innanzitutto sul futuro di una istituzione che passa attraverso docenti capaci e fondi per l’innovazione.
di Massimiliano Cannata