REACT-EU: potenziate le risorse per il Mezzogiorno

react-eu

Il REACT-EU, tra gli strumenti finanziati dal Next Generation EU, costituisce la seconda componente di origine europea all’interno del PNRR con cui vengono stanziati, a livello europeo, 47,5 miliardi di euro per affrontare la ripresa post-pandemia da Covid-19. Uno strumento non paragonabile alla scala di grandezza del Dispositivo di Ripresa e Resilienza (RRF), ma che contribuisce in modo sostanziale ad azioni specifiche per il Sud Italia.

Il REACT-EU opera a breve termine, finanziando, in particolare, spese ricadenti nel periodo febbraio 2020/dicembre 2023 e, originariamente, prevedeva 13,5 miliardi di euro per l’Italia. Lo scorso novembre, la Commissione Europea ha approvato la programmazione dello strumento per il 2022, prevedendo investimenti aggiuntivi per il nostro Paese per quasi un miliardo di euro, cifra che andrà a rafforzare la realizzazione degli interventi del PNRR, oggi minacciati dalle drammatiche evoluzioni del conflitto russo-ucraino.

Il ruolo ponte di REACT-EU per il recupero a lungo termine

Anche il REACT-EU è un finanziamento completamente nuovo, poiché costituisce un’integrazione alla programmazione 2014-2020 e si aggiunge alle dotazioni di coesione 2021-2027. Svolge il fondamentale ruolo di ponte verso il piano di recupero a lungo termine dalla crisi pandemica. I criteri di assegnazione dei fondi hanno tenuto conto dell’impatto economico e sociale della crisi sui singoli Stati membri (riflettendo il calo del Pil, l’aumento della disoccupazione, anche tra i giovani, la ricchezza relativa dei paesi, ecc.). A conferma della pregressa situazione di fragilità del nostro Paese, all’Italia è stata assegnata la quota maggiore – in valore assoluto – dei fondi a disposizione.

REACT-EU: gli obiettivi di azione

Il 9 aprile 2021 il Ministro per il Sud e la Coesione territoriale, Mara Carfagna, ha inviato alla Commissione Europea la proposta di integrazione del REACT-EU in Italia: il 64% dei 13,5 miliardi è stato destinato al Mezzogiorno. La proposta individua quattro obiettivi di azione:

  1. rafforzare il contributo della politica di coesione al superamento della crisi derivante dalla pandemia, attraverso il finanziamento di interventi per l’emergenza sanitaria, sociale e occupazionale, in continuità con gli accordi di riprogrammazione dei fondi strutturali 2014-2020 definiti nell’estate 2020 nell’ambito delle iniziative cosiddette CRII e CRII plus;
  2. rafforzare il contributo della politica di coesione al perseguimento degli obiettivi di riequilibrio territoriale e socio-economico e di rafforzamento strutturale del Mezzogiorno, destinando ex ante al Sud una considerevole quota di risorse;
  3. costituire un ponte fra i cicli di programmazione 2014-2020 e 2021-2027 della politica di coesione, finanziando da subito iniziative in grado di contribuire alla transizione e alla ripresa verde, digitale e resiliente dell’economia;
  4. concentrare le risorse su interventi programmati in un numero limitato di Programmi Operativi Nazionali (PON) e capaci di garantire da un lato efficacia e strategicità, dall’altro semplicità e rapidità nelle procedure di riprogrammazione, spesa e rendicontazione delle risorse, tenuto anche conto dello stringente vincolo temporale di utilizzo dei fondi (31 dicembre 2023) previsto dal regolamento.

All’invio della proposta da parte del Ministero è seguita, nel corso del 2021, l’erogazione di risorse per un totale di 11,3 miliardi di euro.

L’aumento delle risorse e la destinazione al Mezzogiorno

A novembre la quota spettante al nostro Paese per l’anno in corso è stata aumentata di 934 milioni di euro. Il PNRR potrà, dunque, contare su un contributo complessivo di 14,4 miliardi provenienti dal REACT-EU, 9,45 dei quali sono destinati al Sud (cifra che fa salire il totale di risorse dello strumento verso il Mezzogiorno al 67,6% del totale, al netto delle spese per assistenza tecnica). Le risorse aggiuntive hanno permesso di potenziare alcuni interventi già previsti e di programmarne di nuovi: a tal proposito, è stato annunciato dal Ministro per il Sud e la Coesione territoriale che una parte delle risorse aggiuntive saranno destinate al rafforzamento degli interventi di manutenzione straordinaria e ammodernamento delle reti idriche al Sud.

In considerazione della rapida evoluzione degli scenari di guerra, la Commissione ha recentemente previsto un aumento per l’anno in corso della quota di pre-finanziamento del REACT-EU per gli Stati membri, che devono impegnarsi ad azioni specifiche volte a favorire l’accoglienza nell’ambito dell’iniziativa europea “CARE” (Azioni di Coesione per i Rifugiati in Europa).

REACT-EU e rilancio del Mezzogiorno, uno strumento da monitorare

REACT-EU è dunque uno strumento che agisce trasversalmente in diversi àmbiti e settori industriali (dalla salute all’inclusione sociale; dalla scuola all’occupazione; dalla ricerca alla competitività per la transizione, passando per l’energia, l’ambiente, il clima e la mobilità sostenibile), ma non “territorializzabile”, mancando un vincolo di destinazione delle risorse, pur essendo al momento attribuite per il 67% al Mezzogiorno. È dunque cruciale monitorarne l’utilizzo in itinere, anche per verificare l’orientamento delle politiche pubbliche per il rilancio del Sud Italia.

Leggi anche

*Responsabile per l’Istituto dell’Osservatorio per lo Sviluppo dei Territori Eurispes/RGS.

Ultime notizie
Lavoro

La “mobilità circolare” dei giovani nell’area mediterranea

I giovani protagonisti del cambiamento Lo spazio Mediterraneo è un bene comune (“common good”) che appartiene a tutti gli Stati della UE ed...
di Avv. Angelo Caliendo*
Osservatorio sulla PA

Equo compenso o tariffazione?

Se solo il Codice dei Contratti fosse stato promulgato il 1° luglio 2023 (data della sua entrata in vigore) oggi non dovremmo affrontare questa spinosa questione, circa la portata e le modalità applicative della legge n. 49 del 21 aprile 2023 che ha introdotto “l’equo compenso” per i professionisti. Disposizione che di fatto modifica i criteri di aggiudicazione previsti nel Codice degli Appalti, vincolando il prezzo dei servizi professionali, o almeno così sembrerebbe.
di redazione
Intervista

Insularità, PNRR, fondi europei: il caso Sicilia

A più di un anno dall’introduzione nella nostra Costituzioni del principio di Insularità sono corrisposte politiche di sostegno e finanziamento delle attività necessarie a realizzare tale principio? Qual è l’incidenza dei fondi europei sulle attuali politiche di rigenerazione urbana e di sviluppo delle isole? Ne abbiamo parlato con chi ogni giorno deve confrontarsi con la gestione di una realtà complessa come quella della città di Catania: l’ingegner Biagio Bisignani, Direttore URB@MET.
di redazione
corse
Intervista

L’insularità possibile: il caso Corsica. Intervista a Marie-Antoinette Maupertuis, Presidente dell’Assemblea corsa

La Corsica è uno dei modelli europei in merito all’insularità e alle iniziative intraprese per favorire la coesione territoriale e l’autonomia fiscale necessaria per l’economia corsa, dinamica ma gravata da una “crescita depauperante”. Ne parliamo con l’Onorevole Marie-Antoinette Maupertuis, economista e Presidente dell’Assemblea della Corsica.
di Daniela Pappadà
corse
corse
Osservatori

Insularité possible: le cas de la Corse. Entretien avec Marie-Antoinette Maupertuis, Présidente de l’Assemblée de Corse

Insularité possible: entretien avec l’Honorable Marie-Antoniette Maupertuis, Presidente de l’Assemblee de Corse.
di Daniela Pappadà
corse
intelligenza
Intervista

Intelligenza artificiale e regole: serve un impegno dell’Unione sui diritti sostanziali

Intelligenza artificiale e diritto, ne parliamo con Giusella Finocchiaro, Professoressa ordinaria di diritto privato e diritto di Internet all’Università di Bologna. Per non cadere in un rischioso processo di “burocratizzazione digitale” bisogna partire da elementi culturali prima che giuridici, senza perdere di vista i princìpi.
di Massimiliano Cannata
intelligenza
Sicurezza

Tecnologia, sicurezza e istruzione: intervista a Nunzia Ciardi, Vice Direttore Generale dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale

La tecnologia è entrata di forza nella scuola grazie alla DAD, che in pandemia ha permesso a milioni di studenti di seguire le lezioni da casa. Bisogna continuare su questa strada e sfruttare le potenzialità offerte dalla tecnologia in àmbito scolastico e formativo secondo la dott.ssa Nunzia Ciardi, Vice Direttore Generale dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale.
di Massimiliano Cannata
scuole italiane
Immigrazione

Scuola e cittadini italiani di domani

La questione della presenza degli stranieri nelle scuole implica un’ambivalenza di obiettivi: migliorare la qualità dell’istruzione a prescindere dalla discendenza, oppure comprimere il diritto costituzionale all’apprendimento. La scuola deve avere una funzione di istruzione e integrazione sociale.
di Angelo Perrone*
scuole italiane
insularità
Intervista

Insularità e perifericità: costi e correttivi nell’intervista al Prof. Francesco Pigliaru

L’insularità si lega spesso all’idea di una compensazione economica, ma bisogna distinguere tra condizioni di prima e seconda natura legate all’insularità, come spiega il Prof. Francesco Pigliaru nell’intervista dedicata al tema delle isole e della continuità territoriale.
di redazione
insularità
insularità
Intervista

Il diritto costituzionale all’insularità: intervista al Prof. Tommaso Edoardo Frosini

Il professor Tommaso Edoardo Frosini, Ordinario di diritto pubblico comparato nell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, evidenzia le attinenze tra diritto costituzionale all'insularità e uguaglianza, così come sancito dalla nostra Costituzione, e individua trasporti e digitale come i settori nei quali investire per le isole.
di redazione
insularità