La paura per i primi contagi da Covid-19 nelle celle sovraffollate ha drammaticamente posto l’accento sul tema della salute tra i detenuti italiani. Per questo motivo, il lavoro presentato dall’Istituto Eurispes all’interno del Rapporto Italia 2023 si propone di affrontare il tema del diritto alla salute nelle carceri d’Italia, attingendo come fonti al Ministero della Giustizia e all’Osservatorio Antigone. Il lavoro propone una traiettoria attraverso alcuni indicatori che, sia a livello qualitativo che quantitativo, descrivono la vita all’interno delle carceri e l’offerta di queste ultime in termini di salute e benessere psicologico.
Carceri Abruzzo, le ore medie settimanali di turno per psicologi e psichiatri risultano essere piuttosto alte
In Abruzzo sono otto le carceri (cinque circondariali a Chieti, Lanciano, Avezzano, L’Aquila e Teramo, una casa di reclusione a Sulmona e due case sia circondariali che di reclusione a Vasto e Pescara), ma solo tre di queste figurano sul Rapporto Antigone. Le ore medie settimanali di turno per psicologi e psichiatri risultano essere piuttosto alte, nonostante la Regione sia in grave carenza di operatori sanitari. Assenti invece reparti di ostetricia in tutti gli Istituti e nella maggior parte dei casi mancano articolazioni per detenuti infermi mentalmente (66,7%). Nel 2023, la casa circondariale dell’Aquila è stata scelta per la detenzione al 41bis del boss della mafia siciliana, Matteo Messina Denaro, non solo per ragioni di sicurezza, ma anche per permettere la prosecuzione delle cure per la sua malattia oncologica. Al 31 maggio 2023, sono presenti nelle carceri della Regione Abruzzo 1.870 detenuti, a fronte di una capienza di 1.654 posti. Le donne detenute sono 75, gli stranieri 329.