Il Seminario “Transport and Logistics in the Western Mediterranean” – promosso dall’Eurispes in collaborazione con la Generalitad de Catalunya, i centri di ricerca europei IEMed e CETMO e Confitarma – ha messo in luce lo stato attuale del Corridoio Mediterraneo e analizzato le possibili prospettive di implementazione. L’incontro ha preso in esame anche le scelte dell’Ue, che potrebbero penalizzare i paesi che affacciano sul Mediterraneo e i loro porti e infrastrutture, privilegiando invece l’Europa centrale come hub commerciale dell’Unione.
Spostando il baricentro economico del mercato unico verso il centro Europa si rischia di emarginare i porti del Mediterraneo
Con la proposta di revisione del core network corridor TEN-T (Regolamento Ue COM (2022) 380 final) infatti la Commissione Europea intende spostare il terminale finale da Budapest a Zagabria accentuando il peso dei corridoi Ovest-Est a Nord delle Alpi che connettono i porti del Mare del Nord e del Baltico con la Polonia e l’Ucraina sull’itinerario Rotterdam-Amburgo-Danzica verso Varsavia-Budapest e la frontiera Ucraina. In questo scenario, il baricentro economico del mercato unico si sposterebbe verso il centro Europa con evidenti effetti di emarginazione dei porti del Mediterraneo connessi al Corridoio Mediterraneo e alle economie dei paesi mediterranei (Spagna, Francia, Italia, Slovenia, Croazia). Solo in una prospettiva di sinergia con gli altri paesi che si affacciano sul Mediterraneo (ovvero Grecia, Spagna, Malta, Cipro, Portogallo, e Francia) l’Italia può riaffermare il proprio ruolo di piattaforma territoriale strategica e recuperare terreno nei nuovi processi economici, restando protagonista nel rilancio dell’Europa.
Andando in questa direzione, l’Italia dovrebbe sostenere il negoziato già avviato dal Governo della Spagna e della regione Catalana per confermare il Corridoio Mediterraneo nel tracciato deciso nel Reg. 1315/2013 del TEN-T, anche per valorizzare per asse strategico la nuova Linea Torino-Lione (TAV) connessa ai porti di Genova e Trieste con la linea AV Torino-Milano-Venezia-Trieste ed accelerare l’attuazione del progetto cross border Trieste-Divaca-Lubiana verso Slovenia e Croazia.
* Ing. Giampaolo Basoli, componente del Comitato Scientifico dell’Eurispes su Infrastrutture, Trasporti e Logistica.