NextGenerationEU si compone di sette programmi per la ripresa e la crescita dell’Unione europea. Il Pnrr, come visto, si compone dei fondi proveniente dal Dispositivo per la Ripresa e la Resilienza e di REACT-EU. Ma gli altri strumenti, per quanto di portata decisamente inferiore, non devono essere dimenticati nel quadro generale di crisi e di rallentamento economico. Tra essi, InvestEU, ha un ruolo chiave nell’attrarre investimenti privati, facendo leva su una serie di garanzie pubbliche messe a disposizione dalla Commissione.
Come funziona il programma InvestEU
InvestEU è stato approvato nella seduta plenario del Parlamento Europeo del 8-11 marzo 2021, ed è previsto per coprire un orizzonte temporale che arriva fino al 2027, innestandosi virtualmente al Fondo europeo per gli investimenti strategici, nucleo del cosiddetto Piano Juncker. Punto di partenza per la genesi di InvestEU è la constatazione delle sovrapposizioni, rispetto ai rispettivi àmbiti di applicazione, proprio degli strumenti previsti nel quadro finanziario pluriennale 2014-2020. Con un chiaro effetto di complicazione per l’attività di intermediari finanziari e destinatari finali, che hanno dovuto far fronte a norme differenti in materia di ammissibilità e relazioni. Per tali motivi, il nuovo programma prevede tre segmenti, ripresi dal Piano Juncker ma aggiornati nel loro funzionamento: il Fondo, l’Advisory Hub, e il Portale.
Il Fondo InvestEU raccoglie sotto la stessa struttura diverse fonti di finanziamento, offrendo una garanzia di bilancio dell’Unione – pari a circa 26 miliardi di euro – a copertura di prodotti finanziari forniti dai partner finanziari (tra cui, ad esempio, BEI a cui è indirizzato il 75% delle garanzie). L’obiettivo è il finanziamento di progetti con valore aggiunto per tutta l’Unione, coerenti con le più recenti politiche di sviluppo comunitarie, ma che per il profilo di rischio avrebbero difficoltà ad accedere a finanziamenti. Si stima che l’effetto leva possa portare a mobilitare circa 372 miliardi di euro di investimenti.
Il polo di consulenza ha come obiettivo il sostegno per lo sviluppo di progetti attraverso la consulenza durante l’intero ciclo di investimento, supportando l’ideazione e lo sviluppo dei progetti e l’accesso ai finanziamenti. Attraverso uno sportello centrale sarà possibile inviare una richiesta di consulenza specifica sul proprio progetto, attraverso i diversi partner presenti sulla piattaforma. Proprio tra essi figura Cassa Depositi e Prestiti, primo Istituto nazionale di promozione ad entrare, lo scorso luglio, nell’Advisory Hub.
Per la ripresa non si può prescindere dagli investimenti in sinergia tra settore pubblico e privato
Infine, il portale InvestEU rappresenta la piattaforma di incontro tra domanda e offerta di investimenti, racchiudendo in sé i diversi progetti finanziabili e lo stato di avanzamento. Per garantire una ripresa di lungo periodo e una crescita duratura, non si può prescindere dal ruolo chiave degli investimenti, specie se in sinergia tra settore pubblico e privato. Per favorire lo sviluppo tecnologico e la competitività a livello mondiale, in particolare per quanto riguarda l’innovazione, le competenze, le infrastrutture, occorrerà far leva su strumenti come InvestEU, ottimizzando gli investimenti in settori chiave.
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*Responsabile per l’Istituto dell’Osservatorio per lo Sviluppo dei Territori Eurispes/RGS.