Pnrr, raggiunti tutti gli obiettivi del primo semestre 2022

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Si è da poco concluso il primo semestre del 2022: fine giugno è stata la prima scadenza dell’anno per la rendicontazione dell’attuazione del Pnrr, al fine di ricevere l’erogazione della seconda rata da parte della Commissione Europea. Ogni sei mesi, infatti, la Commissione procede alla valutazione dello stato di attuazione dei Piani Nazionali, che devono rispecchiare gli Operational Arrangements (OA) firmati tra lo Stato membro e la Commissione stessa. Per il nostro Paese, come visto precedentemente, è il Servizio Centrale per il Pnrr, istituito presso il Mef, a svolgere il ruolo di interlocutore con la Commissione: responsabilità conseguente a quella di coordinamento e monitoraggio generale dell’effettiva implementazione delle misure contenute nel Pnrr.

Entro il 30 giugno era previsto il raggiungimento di 45 interventi, di cui 15 Riforme e 30 Investimenti. Tramite il Comunicato 126 del 29 giugno, il Mef ha confermato il raggiungimento di tutti i target e milestone per il primo semestre. Ha successivamente inviato la richiesta di pagamento della relativa tranche alla Commissione, per un totale di 21 miliardi di euro. 
Come previsto dal Regolamento istitutivo del Dispositivo di Ripresa e Resilienza (e dei Pnrr), Regolamento (UE) 2021/241, la Commissione, entro due mesi, procederà a formulare una propria valutazione che verrà trasmessa al Comitato economico e finanziario per un parere sul conseguimento soddisfacente dei pertinenti traguardi e obiettivi.

Occorre inoltre ricordare che, sempre lo scorso 30 giugno, era fissata la scadenza prevista dal Regolamento (UE) 2021/241 per la rivalutazione degli importi assegnabili agli Stati membri. In particolare, i 312,5 miliardi di euro in grants previsti dal Dispositivo sono erogati in due tranches verso i paesi beneficiari: il 70%, già determinato nel suo ammontare, è stato calcolato sulla base della popolazione, dell’inverso del Pil pro capite e del relativo tasso di disoccupazione di ciascun Stato membro. Il restante 30% è invece stato calcolato basandosi su stime della Commissione dell’autunno 2020: per esso è stato quindi previsto un riaggiornamento, appunto al 30 giugno 2022, delle risorse sulla base dell’aggiornamento dei dati disponibili.

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*Responsabile per l’Istituto dell’Osservatorio per lo Sviluppo dei Territori Eurispes/RGS

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